No, guardate, mi rifiuto di fare il panettone e il pandoro in casa, non domandatemelo neppure perchè…. non ho tempo!!!! Si comprano, selezionati, buoni, di vari gusti… No, farlo in casa no… e poi: che Natale sarebbe senza Dario Loison? Per mio figlio Michel… una tragedia! Lui vivrebbe di panettoni, Loison in particolare. Io invece che sono sempre stata dalla parte del pandoro, da tre anni, esattamente da quando ho assaggiato per la prima volta il panettone ai fichi di Dario Loison… me ne sono perdutamente innamorata… La gente cambia, i gusti anche, i panettoni… migliorano! Anno dopo anno.
Il post di oggi non vuol essere una marchetta pubblicitaria, più che altro un sentito grazie a Dario e Sonia Loison, oltre che a tutto il loro staff, per la gradita sorpresa di trovarsi recapitati a casa alcuni tra i loro migliori prodotti. Il panettone ai fichi ovviamente è già finito…. però c’è quello alle amarene, il classico, quello ai mandarini. Nel tempo ho assaggiato anche il panettone mandorlato – da urlo – quello con gocce di cioccolato, quello al prosecco, il Noel, quello al chinotto e… il pandoro…. eh si, il pandoro che io e la mia Camilla adoriamo visceralmente… Dovreste provarlo! O l’avete già fatto?
Novità di quest’anno, non a livello di prodotto, ma di idea – non parlo delle sempre splendide confezioni, quest’anno particolarmente eleganti – il “soldino” che vedete nella prima foto in alto come “ferma nastro”.
Rubo la storia direttamente dal sito Loison: “Tutto nasce curiosando nei mercatini d’antiquariato inglesi. Dario, sempre alla ricerca di cimeli e curiosità da aggiungere alla collezione del museo aziendale Loison, scopre certe strane monetine che gli espositori chiamano ‘bread tokens’ (tradotto alla lettera, ‘gettoni del pane’). Presenti in più paesi: Inghilterra, Canada, Spagna, Australia, Germania, Belgio, Olanda. Così viene fuori la bella storia di questi ‘soldini’ che un tempo servivano per ottenere una certa quantità di pane dai fornai senza metter mano al borsellino. Nella nostra collezione ne custodiamo alcuni dell’800, quando questi soldi venivano coniati in occasione di guerre o carestie, ovvero penuria alimentare, ma anche quando la circolazione monetaria era limitata dalla crisi economica degli stati o dall’eccessiva quotazione dei metalli preziosi. Chi li coniava? Non la pubblica zecca, ma dei privati per effettuare pagamenti in natura, – i mugnai che ritiravano il frumento dai contadini, per esempio, – ma soprattutto enti di beneficenza, che così erano sicuri che la carità andasse in pane e non altrimenti.
I ‘bread tokens’ riportano il nome dell’emittente, il controvalore espresso in peso o pagnotte, e talora anche quello del forno di riscossione. Erano per lo più circolari, ma se ne trovano anche di poligonali; alcuni, ingentiliti da una dentellatura lungo il bordo; i più simpatici, con un foro al centro, che serviva per infilarli su un cordino o su un chiodo per tenerli assieme e contarli agevolmente. Così, giocherellando con un soldino per le mani, è venuta l’idea di farne un accessorio della produzione Loison e qui è entrata in scena Sonia, che con la sua consueta abilità ha realizzato un ‘soldino’ fermanastro per le confezioni più esclusive, da trasformare in pendaglio da portachiavi o portafortuna per il nuovo anno.
Sì, perché i soldi bucati sono considerati di buon auspicio: per antica tradizione, infatti, il primo dell’anno si inchiodava una moneta alla porta di casa e quelle che si dimostravano più efficaci venivano promosse al rango di portafortuna da passare di padre in figlio. Un’altra simpatica tradizione era quella dei balestrieri medievali, che usavano delle monete come bersagli, promuovendole a medaglie portafortuna quando il centro portava una vittoria. Ecco dunque quel che c’è dietro al ‘soldino’ Loison, con il buco e un cuore attorno, come fosse stato trafitto per amore, segno del sentimento di Dario e Sonia nel loro lavoro, ma anche di buon auspicio per la felicità del possessore.
L’idea del ‘soldino’ ha avuto straordinario successo: un cordino e diventa un pendente; una spilla e diventa una fibbia; ago e filo e può diventare anche un bottone portafortuna; per chi ci vuole credere come un bambino, ovviamente, e per chi lo trova semplicemente divertente. Sicuramente diventerà oggetto di una collezione da incrementare anno dopo anno con un nuovo conio. È l’ennesimo frutto della costante attitudine della Loison a fare cultura attorno alla propria attività. Ogni nuova idea è frutto di ricerche storiche e di sperimentazioni per applicarne i risultati. Le acquisizioni sul mercato antiquario il più delle volte hanno l’unico scopo di accrescere la collezione aziendale. Talvolta, però, scocca la scintilla dell’idea che può trovare applicazione pratica e dare ulteriore motivo d’interesse al collezionismo che è una caratteristica della produzione Loison. «Loison: l’ingrediente segreto? Un pizzico di cultura!»“
E questo post di oggi, che non è la solita ricetta, ma un racconto, quasi una storia di Natale, voglio concluderlo con un brano per voi. Non so perchè Dario, persona deliziosa e sorridente, mi fa venire in mente questa canzone…. Forse perchè è Natale? Buona giornata a tutti!
io adoro quello zenzero e albicocche che è sparito in un attimo!!! ma cosa dire degli altri, al prosecco, cioccolato, classico, fichi???? tutti deliziosi!
Ottimo! con tutti i nuovi gusti che proponogono poi…spettacolare!<br />Un bacione e Buon Natale!!!
Ciao Babs, passo per deliziarmi la vista con questa squisitezza e per augurare buone Feste a te e famiglia, smack
Io ho la fortuna di abitarci vicino… e mio papà per Natale ha ordinato un meraviglioso panettone da 2 kg, che adesso è nella mia dispensa in attesa di essere abbellito con le decorazioni di pasta di zucchero che si stanno indurendo in cucina. Ed ogni volta che leggo gli ingredienti dei loro prodotti mi commuovo… :-) Buon Natale!
Ho avuto la fortuna di assaggiare i prodotti Loison, e mi hanno conquistata!<br />Un bacione Babs, e se non dovessi riuscire a ripassare di qui augurissimi di ogni bene a te ed alla tua famiglia :-)
eh sì! sono proprio buoni!!!<br />Tantissimi auguri!
Diamo a Cesare quel che è di Cesare ;))) Loison è bontà allo stato puro!! Mi sto inebriando del profumo dei suoi panettoni da qualche giorno ed è molto dura resistere fino a Natale ;)))) E parlo anche io da fedelissima amante del pandoro!!<br />Ne approfitto intanto per fare a te e a tutta la tua famiglia gli auguri per uno splendido Natale, che sia pieno di ogni gioia e felicità!!<br />Un
Sì si sì…ottima qualità davvero. Hai fatto bene a rimarcarlo. Sai che però ho difficoltà a trovarli? Uffi… Un abbraccio e tanti, tanti dolcissimi auguri cara Babs<br />con affetto simo e sonia :-)
Per la Loison non si può parlare di marchetta! Tra la simpatia di Dario e la bontà dei prodotti, di certo tutto ciò che si trova in giro è solo affetto! <br />Il soldino mi ha conquistato, è una storia bellissima :-)
Io adoro quello alle amarene e quello allo zenzero e albicocche….MAGNIFICIIIIII!!! La storia dei soldini bucati e' deliziosa e dimostra tutta l'attenzione e l'amore di Dario per i suoi prodotti.
tanti auguri babssssss!!!!
questo si che e' un panettone!!!
mai assaggiati :( dovrò rimediare prima o poi… comunque le confezioni sono spettacolari e immagino che il gusto non sia da meno! <br />Barbara ti mando un caro abbraccio unito agli auguri di un Sereno Natale e un scoppietante 2012!!
tantissimi auguri Cara!
buon pomeriggio! a tutti…. comincio a far gli auguri, ma… io ci sono sia domani che il 25, mica vorrete perdervi gli auguri in diretta????<br />:)<br />grazie!
Tesoro mio un abbraccio e tantissimi auguri di Buon Natale!!
ne ho mangiato una fetta al raduno di gente del fud è staordinariooo