Diciamoci la verità, questo post non era in programmazione, ma ieri sono uscita a comprare Alice in edicola e mi è tornato in mente che mi ero riproposta di raccontarvi i retroscena di un lavoro. Il mio primo reportage per Alice. Location: San Miniato e dintorni. Protagonista, lo zafferano, ma anche il tartufo e gli eccellenti prodotti della Macelleria Falaschi. Viaggio nella scoperta di una cittadina meravigliosa e di persone dal cuore d’oro. Voglio ringraziare Giulia Macri (Vicedirettore di Alice) per la fiducia e l’appoggio dato per questo articolo. Già che ci sono ringrazio pure voi, perchè so che andrete in edicola a comprare il magazine e mi direte cosa ne pensate. Nel frattempo, vi spiego prima la ricetta e poi tutto il resto!
I fegatelli qui sopra, gentile omaggio di Guido Falaschi, sono – rubo dal loro sito: “prodotto principe della gastronomia medioevale, cotto e poi conservato sotto lardo vergine; è una preparazione gastronomica: si tratta di due pezzi di carne tenera con in mezzo uno di fegato, il tutto infilato in un gambo di finocchio selvatico.
Consigli del Falaschi: salati e pepati vengono messi a cuocere nel lardo vergine. Li proponiamo in vaschette di lardo vergine da cui escono solo i gambi degli spiedini nella visione. Prima di consumarli, si consiglia di mettere la vaschetta in forno per circa 10 minuti, in modo che il lardo fonda e i fegatelli possano essere estratti agevolmente e consumati.
Si pongono successivamente su piatto di portata caldo e, come vuole la tradizione, abbinati ad erba di campo, prima lessata e poi rosolata con olio e aglio. Ottimi anche con purè di patate.
N.b. Il fegatello era il vecchio sistema per conservare i prodotti nelle campagne quando non c’era ne il frigorifero ne la corrente elettrica.
N.b. Il fegatello è un prodotto magro mantenuto sotto lardo vergine.“
Io, sbalordita da cotanta bontà, devo dire che li ho tolti dal contenitore, ancora completamente avvolti nel lardo e li ho messi direttamente in pentola fino a completo scioglimento del lardo, poi li ho serviti con polenta gialla. Abbinamento azzeccato. Vi passo una dritta, mi diceva Guido Falaschi che il lardo si può filtrare, lasciar raffreddare e riutilizzare per altre preparazioni.
….. vi tocca fare un giro a San Miniato, o sul SITO
A questo punto penserete che l’articolo sia sulla Macelleria, invece no, si parla di San Miniato, città che vale la pena visitare, della produzione di zafferano di Croco e Smilace, dei ristoranti della zona, c’è una ricetta fatta dalla sottoscritta al sapor di zafferano e tanti consigli, per mangiare, comprare e dormire. Da pagina 108 a pagina 115 trovate tante belle info, a pagina 116/117…. i miei cioccolatini con cuore di zafferano (ricette per caso) e a pagina 170/171 i buonissimi cannoli siciliani di Lillo Freni [non sono allo zafferano, ma sono talmente buoni che ne diverrete dipendenti].
Torniamo a San Miniato e dintorni; prime scoperte: la città è davvero bella, peccato esserci arrivata in una giornata uggiosa, immagino che il panorama in giornate serene (magari ventose) sia qualcosa da mozzare il fiato. Zafferano, finalmente ho potuto arrivare in terra di Croco e Smilace, e anche qui scatta un “purtroppo”… il tempo inclemente mi ha impedito le fotografie del campo in fiore, ma non di vedere e toccare con mano gli stimmi dell’ultimo raccolto. Troverete su Alice molte informazioni. Se vi capita, o decidete, di passare per San Miniato, contattate i produttori, saranno felici di rendervi partecipi dei racconti sulla preziosa spezia.
Poi, gironzolando per la città, non potete esimervi da incrociare la Macelleria Falaschi. Fermatevi, prendetevi il tempo che serve e date loro l’opportunità di illustrarvi e raccontarvi i loro prodotti, gli aneddoti e il mondo che gira intorno alla loro filosofia. Credetemi, impossibile non innamorarsi. Impossibile anche uscire senza le borse piene di delizie. Io ho perso la testa per la salsiccia fresca assaggiata sul pane caldo e per la gota di maiale…. ma ho anche visto “live” come insaccano il salame e ho assaggiato il prodotto finito…. Basta, fate il piacere di andare :)
Sempre in centro città, il delizioso Ristorante Piazza del Popolo. Bel menù, locale molto easy, personale gentilissimo. Ma se cercate altri Ristoranti in zona, due in particolare spiccano per l’utilizzo dello zafferano di San Miniato, uno è Ora d’aria di Marco Stabile, stellato, in centro a Firenze, chef delizioso a cui debbo tanti tanti ringraziamenti per la cortesia e l’aiuto. Accanto al ristorante c’è anche ‘Ino, il famoso locale di Alessandro Frassica ideatore di un paio di panini zafferanosi. Ma anche Atman, il ristorante di Igles Corelli, a Pescia, utilizza questo prezioso prodotto. Su Alice troverete invece tutte le altre info per ulteriori locali, indirizzi dove poter ragionare sullo stop di una notte (io vi consiglio l’Agriturismo Cantagrillo) e tanto, tanto altro.
Ora, chiudo la pagina pubblicitaria perchè voglio che andiate in edicola, mi serve il vostro parere. Vero che me lo date? Grazie!
Vi auguro una buonissima giornata! Ciao :)
La Fede dice
24/01/2013 a 10:06Il tuo reportage e…"bomboliamo"?!?! E' GIA' MIOOOO!!!! :D<br /><br />Buona giornata Babs!!
Babs dice
25/01/2013 a 0:02golosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!<br />ciao Fede!
lalexa dice
24/01/2013 a 12:54mi hai aperto un mondo con questi fegatelli!li adorerei.devo provarli assolutamente!bellissimo post.bacione
Babs dice
25/01/2013 a 0:03prova, poi mi dirai! ciao :)
La Cucina Spontanea dice
24/01/2013 a 13:47Nonostante i fegatelli facciano parte della mia tradizione di famiglia, non mi piacciono molto, o meglio non mi piace il fegato. Così io mi mangio la carne e a qualcun'altro lascio il fegato rimasto. Abito vicino a San miniato e anch'io lo trovo davvero molto bello, come tanti altri paesini in zona poco conosciuti ma che vale la pena visitare. Di solito visitano tutti Vinci, ma un salto a
Babs dice
25/01/2013 a 0:03ah che bello, mi confermi quel che pensavo, sono proprio un'istituzione. grazie!!!
Manuela e Silvia dice
24/01/2013 a 16:45Eh ma con un piatto riuscito così bene e con tutte le ghiottonerie che hai ritrovato in questo borgo…per forza dovevi parlarcene!!!<br />bacioni :)
Babs dice
25/01/2013 a 0:04assolutamente e tassativamante! :)
l'albero della carambola dice
24/01/2013 a 16:56Non conosco i fegatelli e ti ringrazio per aver spiegato bene cosa sono: nn si finsce mai di imparare…Per il resto: noi "carambole" come sai amiamo girovagare perciò super graditi i tuoi appunti di viaggio! complimenti<br />simo
Babs dice
25/01/2013 a 0:04viaggiate verso san miniato allora!<br />baci :)
Barbara dice
24/01/2013 a 17:50Sembrano una cosa da leccarsi i baffi…e adesso li devo provare ;)
Babs dice
25/01/2013 a 0:04sisi, sisisisissi!<br />;)<br />