Oggi niente cucina, solo un breve racconto e una proposta per voi.
Sapete che da qualche anno sono legata affettivamente e lavorativamente a Poggio ai Santi, il Relais di San Vincenzo. Una piccola perla che si affaccia sul Mar Tirreno. Guardi l’orizzonte e vedi l’Elba e la Gorgona, Se poi il vento tira dalla parte giusta, ti godi anche la Corsica in 3D. Il tutto immerso in un parco infinito, fra profumi e colori che non ci si immagina.
In questo breve tempo, Poggio ai Santi ha fatto dei cambiamenti perpetui, migliorando ogni singolo giorno e, sforzandosi nelle scelte migliori e più compatibili con la loro filosofia di vita.
Filosofia, per altro, molto semplice: il bello deve essere anche buono. Il buono anche sano.
Il loro impegno sta venendo premiato e…. sono troppo felice, per cui, mi piacerebbe condividere con voi questo momento.
Prima di tutto, i cambiamenti:
– il SAL8, vintage bar. Un successo clamoroso li ha travolti durante l’estate. I giovedì sera sono divenuti un must, fra artigiani, giocolieri, rilassatezza e buon bere. Ma non solo il giovedì, perchè tra servizio in piscina e aperitivi, oltre a qualche ottimo stuzzichino, la novità dell’estate ha fatto man bassa di buonissime recensioni, io ve ne ho parlato QUI. Il SAL8 per l’inverno non chiude, ma si è spostato dalla collina all’interno del bistrot: si aperitivizza al SALINO fino a primavera, poi si torna in collina :)
Se ci passate, chiedete di Michel (ditegli che vi mando io ;))
– il SALINO, nato come rivendita enogastronomica dei prodotti bio di Poggio ai Santi, anch’esso ha avuto uno sviluppo costante ed è stato totalmente stravolto negli ultimi mesi. Prima di tutto è passato da piccolo negozio a grande spazio multifunzionale, si è spostato dall’altra parte della piazza ma resta comunque affacciato sul mare e sulla Marina di San Vincenzo, poi è diventato un vero e proprio bistrot con tanto di colazione – da pasticceria – pranzi veloci e cene golose. Qualche giorno fa ho mangiato i migliori “gnudi” della mia vita. Penso che potrei cenare con quelli ogni giorno senza mai stancarmene.
Segnalavo un attimo fa la pasticceria, che è una news. Martina, giovane pasticcera dalle grandissime capacità – non a caso è stata scelta dai migliori chef europei (Beck fra gli altri) – ha un dono. IL dono. Quella dote naturale che trasforma pochi ingredienti in dolci da far girar la testa. Ecco….. da replicare in loop la mousse ai tre cioccolati e la tarte au citron….. non posso descrivere oltre, dovete provare.
– il bio di Poggio ai Santi. Si perchè è anche azienda agricola bio, certificata etc etc…. cominciamo dalle uova a colazione? Bene, da qualche mese c’è un pollaio (immenso) con pulcini bio, galline, anatre e quant’altro. Uova e carne bianca a meno del km zero. Sono praticamente a 150mt dalla cucina :)))
E frutta e verdura? Orto. Bio. Anche i fiori edibili che usa Tim per decorare le sue creazioni. Devo continuare?
Arriviamo quindi alla terza grandissima novità: il ristorante IL SALE.
Il cambio di gestione e di chef ha portato una sferzata di aria nuova – sconvolgente – fra pentole e fornelli. L’avvento di Timothy Magee e Nicola Fabrizio, oltre che della perfetta brigata di cucina, ha scalato in tempi rapidissimi la classifica dei migliori ristoranti. Non solo della zona.
Scrivo spesso del Ristorante sul blog di Poggio ai Santi. Potete trovare alcune delle foto che ho fatto ai piatti di Tim QUI, sul mio Flickr. Li riconoscerete: bianchi, luminosi, perfetti. Oppure QUI, nella pagina del ristorante.
Ma ci tenevo, particolarmente, a segnalarvi che IL SALE è entrato nella Guida de L’Espresso e…. qui si fanno i salti di gioia :)
Fra l’altro non è l’unico riconoscimento per questa cucina così raffinata.
E ho certezza non sarà neppure l’ultimo. Ve l’avevo detto che Tim arriva direttamente dal NOMA di Copenaghen? E che c’è stata una cena a 4 mani proprio con 2 chef del NOMA qualche giorno fa? Ecco, fateci un piccolo ragionamento e….. prima che si crei una lista d’attesa di un paio d’anni, vi consiglio una toccata e fuga.
Magari anche un week-end. Potreste approfittare delle proposte per l’autunno/inverno pubblicate QUI.
Concludo con un pensiero molto “mio”. Poggio ai Santi è diventata una parte importante di me, una sorta di famiglia allargata. Il fatto che da mesi mio figlio si sia trasferito a lavorare con loro, acutizza ancor di più questo sentimento. Ma a parte tutto questo, non ve ne parlo perchè “è lavoro”, ve ne parlo perchè ogni singola persona che ho portato o mandato in questo posto, poi mi ha confidato di essersi emozionata/o. E…. mi piacerebbe veramente che ognuno di voi potesse provare, anche sono per un giorno, le sensazioni che regalano questi luoghi.
Buona giornata.
ho letto nel tempo i tuoi reportage su poggio ai santi e mi è sempre venuta voglia di prendermi una vacanza… sembra davvero un luogo splendido. dove si prendono cura delle persone.
vieni! magari ci mettiamo d'accordo per trovarci insieme :)<br />credimi, si, si prendono proprio cura delle persone.<br />ti aspetto :)))))
Sai una cosa? Non hai evidenziato il fatto che i bambini NON sono bene accetti. Anzi. Non sono proprio accettati. Quest'estate volevo trascorrere due giorni al Poggio, proprio perché ne ho sempre letto da te, così sono andata sul sito e ho fatto la simpatica scoperta. Per me, che ho due figlie beneducate e tranquille è stata una brutta sorpresa e l'indicatore di una filosofia che non
ciao Isabella, hai ragione, ma non è che non sono bene accetti. A prescindere dal carattere del bimbo, il target della clientela di Poggio ai Santi cerca nella location assoluta quiete e relax. I bambini sono accettati dopo i 12 anni ipotizzando che a quell'età siano più propensi alla tranquillità. Mentre, la seconda struttura di Poggio ai Santi, La Muccheria, non ha limitazioni. Sono belle
Grazie a te per l'attenzione e il consueto garbo :-)
di nulla, ciao!