La qualità di Fattorie Fiandino è 100% italiana, Conosco Fiandino da “tempi non sospetti”, ovvero dall’inizio della mia avventura in questo mondo fatto di cibo, post, fotografie e sensazioni.
Nutro una sincera venerazione per il loro burro 1889, sia classico che salato (ah…. salato….) e apprezzo moltissimo il Gran Kinara, ma soprattutto, la loro voglia di farsi conoscere per la qualità e la bontà dei loro prodotti. Se ancora non avete avuto occasione di provarli, ve li consiglio e, per completezza, qui di seguito cs completo di tutte le informazioni:
La storia di Fattoria Fiandino nasce nel ‘700 da un’idea di Stefano Fiandino, che diede inizio alla tradizione casearia dei Fiandino a Cuneo. Stefano era un allevatore e casaro milanese, che decise di trasferirsi a Demonte per continuare la sua attività agricola. Numerose generazioni si sono succedute mantenendo la vocazione lattiero-casearia, fino a Magno Fiandino che nel ‘900 decide di spostare l’attività a Villafalletto, tutt’ora sede dell’azienda.
Egidio e Mario Fiandino nascono e crescono nelle Fattorie e imparano da subito il rispetto nei confronti della natura e delle persone. Principi fondamentali dell’Azienda, infatti, sono il rispetto e la cura dei ritmi della terra e dei processi produttivi. L’azienda agricola Fiandino ha scelto, da anni, di allevare esclusivamente animali di razza “Bruna Alpina”, che vivono liberi nei campi e nei prati dell’Azienda. L’accurata selezione dei capi, unita ad un’alimentazione ottimale fatta di erba, mais e altri cereali selezionati, consentono di ottenere latte di qualità superiore.IL METODO KINARA: CAGLIO VEGETALE
Il latte, che costituisce la base della produzione casearia aziendale, è accompagnato da altri due prodotti: il caglio ed il sale. Le Fattorie Fiandino sono state le prime al mondo ad aver introdotto il metodo Kinara che prevede l’utilizzo dei fiori di Cynara cardunculus, un comune cardo selvatico che cresce spontaneo anche sulle montagne piemontesi ed è in grado di trasformarsi in “vero caglio vegetale”.
“Si tratta di un’alternativa molto rara al tradizionale caglio animale, utilizzato nella produzione del Gran Kinara, primo ed unico formaggio al mondo a lunghissima stagionatura prodotto con questo caglio che assume caratteristiche organolettiche originali e molto gradevoli.”
Spiegano i titolari dell’Azienda.
I formaggi ottenuti con tale metodo si contraddistinguono per la loro morbidezza e per profumi e gusti delicati e pieni, dove tutta la bontà del latte delle Fattorie Fiandino si esprime al meglio.
Sono molti i grandi ristoratori italiani hanno scelto per la loro clientela la gamma Kinara, scelta che consente loro di arricchire il menù con un’offerta totalmente vegetariana e incontrare le richieste di tutta la clientela. I grandi formaggi firmati Fattorie Fiandino sono stati scelti da numerosi chef tra cui quelli de Le Tavole Accademiche dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), L’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo (CN) e Casa Vissani di Terni. Non sono solo i grandi autori della cucina italiana a scegliere i formaggi Kinara: anche il gruppo Eataly ed i magazzini londinesi Harrods e Selfridges.
I PRODOTTI:
La produzione delle Fattorie Fiandino si suddivide in quattro linee:
Linea tradizionale: si tratta dei formaggi della tradizione, di cui fanno parte: Selezione Fiandino Riserva, stagionato oltre 20 mesi e Stravecchio, personalizzabile con il logo o il nome del clienti.
Formaggi Kinara: linea di formaggi che utilizza il raro e pregiato “vero caglio vegetale”. Prodotti di punta delle Fattorie Fiandino sono il Gran Kinara, unico al mondo a lunghissima stagionatura, la toma a latte crudo Lou Bergier, la Toma del Frà, il Lou Blau, la toma Lou Sande, L’Ottavio formaggio alla birra scura e La Blancha, toma al tartufo;
Burro 1889: morbido, delicato e spalmabile, si caratterizza per il particolare profumo di panna. Viene prodotto anche in versione salata con l’utilizzo del sale integrale delle saline Culcasi di Nubia presso Trapani, presidio Slow Food;
Ghitina mani e corpo: sono creme realizzate con Burro 1889 e con selezionati ingredienti naturali. Mantengono le pelle morbida, asciutta e idratata.BURRO 1889: IL BURRO PER PASTICCERIA E GELATERIA
Le vacche Brune Alpine piemontesi forniscono un latte di altissima qualità, munto e raccolto tutti i giorni, che costituisce il punto di partenza per la nascita delle panne fresche da centrifuga. Dopo il trattamento a caldo, il burro è sottoposto a un processo di cristallizzazione in cui i fermenti nobili possono riposare e maturare al fresco per almeno 72 ore, sviluppando così le caratteristiche organolettiche e nutrizionali che lo distinguono.
Il lungo tempo di riposo rappresenta il “segreto” aziendale per la creazione di Burro 1889 e, unito al latte di qualità della vacca Bruna Alpina, consente di ottenere un prodotto finale caratterizzato da estrema morbidezza e delicatezza. E’ un Burro molto cremoso, di colore bianco, dolce con intense sensazioni lattiche e un notevole profumo di mandorla.
Burro 1889 si esprime ottimamente se degustato crudo su una fetta di pane calda. Proprio per la sua morbidezza e la sua spalmabilità sarebbe preferibile un utilizzo a crudo. La fresca delicatezza consente di abbinarlo perfettamente a tutte le pietanze poiché non invade mai i sapori dei piatti.
Il Burro 1889 ha una perfetta resa nelle preparazioni di pasticceria, nella realizzazione di biscotti, torte, crostate, croissant così come per condire le paste fatte in casa della tradizione italiana. Il formato in pani da 5 kg è stato appositamente studiato per la pasticceria e sono già molti gli importanti pasticceri sia in italiani che stranieri che hanno scelto di utilizzare il burro 1889.
Salato: Burro 1889 è prodotto anche in versione salata.
Per questa preparazione viene utilizzato un presidio Slow Food: il sale integrale delle saline Culcasi di Trapani. Un prodotto della tradizione siciliana che si unisce a quella piemontese. È aggiunto al prodotto finale in misura inferiore al 2%. Rappresenta quel tocco di originale bontà che sta conquistando le cucine italiane, vere protagoniste del libro “IL BURRO SALATO” con le sue 34 ricette.
L’UTILIZZO DA PARTE DEI PROFESSIONISTI
La versatilità dei prodotti di Fattorie Fiandino è costantemente confermata dalla testimonianza dei professionisti del settore che, dopo averli utilizzati, ne garantiscono qualità e prestazioni. Il Maestro AMPI e campione del mondo di pasticceria e gelateria Diego Crosara ha scelto di utilizzare Burro 1889 per le sue creazioni dolci e consiglia le gamme tradizionale e Kinara per le preparazioni salate:
“Gran Kinara è ottimo per preparazione frolle salate, biscotti salati, cake salati e creme salate per la sua sapidità e la sua consistenza di pasta dura, Lou Bau si presta bene nella preparazione di frolle e biscotti salati e per aromatizzare le creme salate. L’Ottavio, grazie alla sua struttra, risulta ottimo nelle preparazioni di mousse salate da accompagnare ad una birra. Al contrario La Blancha, formaggio a pasta molle, è perfetto per realizzare creme e mousse a base di tartufo o abbinato a frolle contenenti lo stesso formaggio.
Lou Bergier Pichin può essere utilizzato sulla pizza, come sostituto della mozzarella, ma anche per farcire croissant salati, focacce e panini per la pausa pranzo di pasticcerie o bar che vogliono differenziarsi dagli altri. Infine abbiamo Burro 1889, estremamente versatile data la duplice variante, dolce e salata. Nella versione salata diventa ingrediente fondamentale per le preparazioni di tutti gli impasti salati: frolle, pane, focacce, cake e pan brioche, ma anche per la preparazioni di mousse salate e preparazioni di dolci. Nella variante dolce è ottimo per le preparazioni di tutti i dolci che hanno come ingrediente il burro grazie alla buona tenuta negli impasti e buon sapore di panna.”
Burro 1889 in versione salata può essere utilizzato anche per la creazione di gelato gastronomico, come suggerito da Alessandro Racca, Maestro gelatiere docente in Carpigiani University:
“Burro 1889 salato può essere utilizzato per gusti salati, mentre quello normale per la preparazione di creme e gusti tradizionali. I formaggi, essendo a caglio vegetale, possono essere usati in moltissime preparazioni vegetariane di gelati gastronomici, un esempio di eccellenza e modernità di gusto.”
Tra gli altri Accademici che hanno scelto di utilizzare burro 1889 possiamo citare il Presidente dell’Accademia Paolo Sacchetti di Prato, il Campione del Mondo Diego Crosara per i suoi corsi di formazione sul territorio e Roberto Cantolacqua Ripani di Tolentino (MC).
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